venerdì 20 maggio 2011

Vocaboli F-P
FALOPPO (pr. Falopo): rotto, non perfettamente funzionante. Es.: “Stasera non posso giocare a calcetto perché ho il ginocchio faloppo”. Segnalato dalla zona di Verona.
GARDANO: persona rozza. Segnalato dalla zona di Padova.
GHEBI: termine che ha due accezioni. La più comune la si utilizza per indicare i carabinieri; quella meno usata indica i canneti delle spiagge. Segnalato dalla zona di Venezia.
IMBROCCARE (pr. Imbrocare): conoscere una ragazza, o azzeccare qualcosa fortunosamente, es.: “imbroccare un tiro da fuori area” (ambito sportivo) (diffuso in Veneto).
LESO: aggettivazione pesante e offensiva per qualificare negativamente un individuo con difficoltà cognitive. Segnalato dalla zona di Vicenza.
LOFFIO (pr. Lofio): persona assai tirchia. Segnalato dalla zona di Trento. Nella zona di Vicenza, dicesi anche di persona svogliata, priva di ogni brio ed iniziativa.

MARAJA (pr. Maraia): compagnia di gente un po' grezza, di basso livello. Segnalato dalla provincia di Vicenza.
MAROCCARE (pr. Marocare): rubare, sottrarre furtivamente. Segnalato dalla zona di Vicenza.

MAULOTTO: Ingenuo. Segnalato dalla zona di Vicenza.
MEIERO (pronuncia mèiero con la “e” chiusa). E’ un ottimo sinonimo di “tamarro”, vale a dire un burino, comunque una persona volgare nei modi. E’ un sinonimo del più noto “sborone”, usato nel centro Italia e ultimamente sdoganato tramite i programmi televisivi. Segnalato dalla zona di Padova.
MINA: aver alzato troppo il gomito, o aver fatto bisboccia. Es: “Ieri sera ho tirato una mina!”. Ma vuol dire anche canna, spinello, bomba, miccia (diffuso in Veneto).
MISTA: miscela a varia composizione, appunto, di tabacco e hashish. Segnalato dalla zona di Treviso.
NOCE (pr. Nose): termine riferito a discorso, persona o situazione (es.: “Che noce!” o “Quel tipo è proprio una noce!”) indica una sensazione di pesantezza, noia, difficoltà a comprendere. E’ utilizzata anche la variante dialettale “Che nosa!”. Segnalato dalla zona di Padova.
PAMPE: ingenuo, sempliciotto. Segnalato dalla zona di Vicenza.
PINCIARE: scrivere al computer quasi compulsivamente, “lavorare sodo”, “dandoci dentro”. In dialetto veneto significa far l'amore.
PITO: spinello. Segnalato dalla zona di Trento.
PITONA: donna che “se la tira”, troppo truccata, vestita in modo pomposo, ai limiti del pacchiano. Nell'area sub-lombardo-veneta (Mantova, Rovigo, Verona): non è la femmina del pitone bensì del tacchino (“Pita” in veneto). Per definire una signora attempata che tende a comportarsi troppo giovanilmente, si usa “pitona vecia”.

PITONARE: schiacciare sull'acceleratore in macchina. Segnalato dalla zona di Padova.
POLLO: persona che non passa lo spinello. L’origine del termine è legata all’unto che lascia sulle dita il pollo quando lo si mangia e quindi alla difficoltà nel passare la canna perché ti si è attaccata alle dita. Viene usata con frasi tipo “hai mangiato il pollo stasera?” oppure “dai, non fare il pollastro!”. Segnalato dalla zona di Venezia.
PONTARE: quando un ragazzo blocca una ragazza addosso al muro per “provarci”. Segnalato dalla zona di Padova e Vicenza.

PROFITEROL: è utilizzato per definire chi approfitta delle situazioni, specie nel campo degli approcci amorosi (chi approfitta dello star solo con una ragazza per “provarci”). Segnalato dalla zona di Trento.

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